mercoledì 17 giugno 2009

Depeche I love you

Oggi non ho niente da dire se non che domani sera me ne vado al concerto dei Depeche Mode.
Se penso che a dodici anni già adoravo Dave Gahan ed a trentadue mi fa ancora sognare, mi vengono i brividi.
Azzz, mi ha punto una zanzara!

mercoledì 27 maggio 2009

Stop Pause

Pause, ma non stop.
E' passato quasi un anno e giuro che ho pensato tantissimo al mio blogghino maccherone, direi quasi ogni giorno.
Diciamo che forse me ne sono completamente scordata il giorno in cui è nata la mia bimba, ma ora sono tornata, sono ancora qui!!! Sempre arrabbiata, polemica e indecisa.
Che dire, per stasera nulla più perchè la stanchezza delle mamme non è solo leggenda, è proprio vera!
Cmq da queste parti fila tutto alla grande e gli spunti per sparlare di nuove maccheronate non mancheranno.
Dirò la mia su lifestyle, pubblicità , politica maccheronica e ..... anche qualche crispy news da neo-mamma.
Come resistere.

mercoledì 4 giugno 2008

Pierlugi Leone: un geniaccio!

Vi segnalo questo articoletto: quasi quasi invece di lamentarmi mi faccio eleggere presidente della comunità di economia del cucito e uncinetto, magari mi va meglio.
Berlusca, tieni d'occhio i tuoi per favore!



Da "La Repubblica" 4 giugno 08.


Un conto in banca con i soldi UeCi sono mille modi per gabbare lo Stato. Tra i mille, Pierluigi Leone, presidente della comunità montana dell'Olivo e della società mista - il Gal - che deve provvedere allo sviluppo di queste montagne liguri in provincia di Imperia, ha scelto il più diretto e trasparente. Ha aperto un conto in banca (banca Carige, precisa l'Ansa), e lì ha deviato il breve corso dei finanziamenti europei. Gli inquirenti, che l'hanno arrestato, hanno trovato in cassa 150 mila di euro. Leone, sicuramente amante del rischio, aveva scelto di investire il ricavato dell'operazione Europa, chiamiamola così, in Borsa. Ha dunque patito, oltre l'ansia per il misfatto, anche le continue oscillazioni dei mercati. Le accuse della Procura sono estese a sua moglie e a una sorella. Diversamente dagli altri politici, piccoli e grandi, Leone, militante di Forza Italia, ha scelto però, quando gli uomini della Guardia di Finanza hanno bussato alla sua porta, di farsi trovare libero da qualunque responsabilità pubblica. Nelle scorse settimane aveva deciso già di rinunciare ai prestigiosi incarichi che la comunità imperiese gli aveva conferito. Da qualche giorno non era più presidente della comunità montana, né presidente del Gal. E davvero non è da tutti. La performance del politico ligure non è comunque in grado di produrre nemmeno un granello di apprensione o un'ombra alla vasta e forte coalizione di governo. Anche se si volesse assommare questa vicenda, che appare oramai indirizzata verso una sua conclusione rapida e un verdetto in qualche modo condiviso (un dispaccio di agenzia comunica che il politico ha "parzialmente" ammesso le sue responsabilità), con quella sicuramente più allarmante che proviene da Casal di Principe. Dai verbali giudiziari risulta che due parlamentari, Mario Landolfi di An e Nicola Cosentino, ora vice di Tremonti all'Economia, tessera di Forza Italia, avrebbero chiesto favori e qualche assunzione, nascosta nell'estesa contabilità della munnezza, all'imprenditore ucciso due giorni fa dalla camorra. Né l'una, né l'altra notizia (i parlamentari hanno comunque smentito ogni loro coinvolgimento, ndr) sono in grado di causare uno sbadiglio a Berlusconi. Una risata, magari amara, forse sì. Perché sembra, almeno per quel che riguarda la vicenda imperiese che il Leoni, annusata l'aria, fosse in procinto di darsela a gambe. Destinazione, sembra, Romania. Anche l'approdo è controcorrente. Con quel Paese abbiamo già un contenzioso aperto e, purtroppo, proprio sul fronte della criminalità... Acuta perciò l'osservazione di un blogger che, a commento della notizia, ha scritto: "Sai che bello se lo bloccavano alla frontiera romena e ce lo rispedivano indietro?".

giovedì 14 febbraio 2008

Ranzani + Cayenne = Disastro a Milano

Credo che sia ora che qualcuno inizi a parlare seriamente di uno dei molti problemi di Milano: la mandria di pazzi dotati di suv che viaggia ad alta velocità per le strade della città.
Oggi c'è scappato il morto. Si, proprio un morto. Se non avete capito bene, una povera donna di 52 anni ha perso la vita molto probabilmente per colpa di un "coglione" che per arrivare cinque minuti prima ha pensato bene di superare un tram in corsia preferenziale. Un disastro.
Io credo che si debba fare qualcosa, ma seriamente.
La Moratti mette a disposizione un milione di euro per partecipare gratuitamente a dei corsi anti-violenza, ma credo che dovrebbe allocarne altri per cercare di combattere l'isteria dei milanesi al volante. Ci sarà un modo?
Io a Settembre sono stata investita da una macchina mentre attreversavo le striscie e per fortuna che non mi sono fatta nulla. Ma non si può andare avanti così.
Quando scatta il semaforo verde se non parti entro un centesimo di nanosecondo tutti ti strillano a suon di trombe. Da buona residente con tanto di pass, alla sera non riesco mai a parcheggiare nelle famose "striscie gialle" a noi dedicate perchè i "ranzani" che frenquentano la zona in cui abito sono tutti in aperitivo a quell'ora. E i vigili? io li vedo solo al bar oppure fermi agli angoli a fumare, in orari di ufficio.
Per non parlare dei sorpassi e di chi ti taglia la strada continuamente a 300 all'ora, a destra e a sinistra.
Insomma, per guidare a Milano sarebbe necessario un patentino extra o un corso di sopravvivenza.
Comunque oggi lo svizzero con Cayenne e maglioncino di chachemire azzurro l'ha fatta grossa e, se si scoprirà che la colpa è davvero sua, spero la paghi.
Ma perchè non vivo in un paese dove i poliziotti ti fanno un mazzo tanto se non rispetti le regole?
Dov'è il controllo? bah...forse in tasca a qualche assessore del menga col Cayenne e la casa a Saint Moritz.

mercoledì 16 gennaio 2008

Mastella, ma che noia.


Non ne posso più vedere il nome di Mastella sui giornali.
ma che razza di paese è questo? in altri stati un soggetto del genere con un curriculum del genere, sarebbe già andato a porgere dimissioni di sua sponte. E invece lui minaccia e poi ci ripensa.
Sembra che fra lui e Prodi ci sia il patto del diavolo, un teatrino.
E oggi? prima la moglie agli arresti domiciliari per aver favoreggiato una nomina all'ospedale di Caserta. Poi lui decide di dimettersi dicendo che gli stanno tenendo "in ostaggio" la moglie. Allora Prosciuttone gli dice " ma nooooo" e lui ci "ripensa". Poi decidono di indagare pure lui per aver favoreggiato una nomina all'Asi di Benevento. Olè.
Di mezzo pure suoceri e parentado vario.
ma vi rendete conto come siamo messi male in Italia?
Certo è che Mentana si starà sfregando le manine! un bel processo in prime time sarebbe quello che ci vuole.
Audience Audience, tanto in italia funziona così. E se non si va da Mentana, allora tutti al Bagaglino.

Nel frattempo però il pil si abbassa, i mutui sono alle stelle, il rincaro dei beni primari ci uccide, l'euro strozza il mercato e le tasse sono aumentate. Ah, dimenticavo, i conti pubblici vanno benone però.
Ma d'altronde , per mantenere questo carrozzone pieno di ladroni qualcuno deve pur pagare..e non solo per le frenesie del Columbus Day mastelliano.

Mi annoio scrivendo, quindi vi saluto.

martedì 4 dicembre 2007

Il lato oscuro del Berlusca


Scusate se in questi giorni sono in vena di polemica, ma vorrei dire questa cosa: navigando on line sono capitata sul blog del nuovo partito del berlusca "il popolo delle libertà" o vatte-la-pesca.

E quindi?? voi vi chiederete.

Invece ho notato una cosa un po' buffa: sapete che la segreteria del partito ha aperto questo blog per far crescere nei motori di ricerca la parola "popolo delle libertà" , il popolo delle libertà" o solo "popolo delle libertà", etc etc.. ? e io che da solita purista pensavo fosse un allegro blog di militanti che amano scambiarsi opinioni e informazioni.


Ma dico io: il segretario del partito ha il braccino corto e non vuole usare Adwords come tutti i cristiani webmasters oppure il Silvio sta prendendo accordi con le forze oscure del www ?

dal blog:

"l'obiettivo politico primario è rimanere nella prima pagina dei risulati delle ricerche delle espressioni "il Popolo della Libertà", "Popolo della Libertà", "il Popolo delle Libertà", "Popolo delle Libertà".Obiettivo secondario è risultare nei primi posti anche nella ricerca di qualsiasi combinazione delle parole "partito", "popolo", "libertà" e "Berlusconi"."



lunedì 3 dicembre 2007

IL DIAVOLO VESTE.... GRATIS


Ieri sera ho visto l'ultima puntata di Report, su rai 3. Tema: la verità scomoda sul mondo della moda in italia & la mafietta dei giornalisti del settore.
A questo proposito vorrei raccontare la mia personale piccola esperienza in questo patinato mondo.
All'inizio della mia carriera, circa 7 anni fa, lavoravo come "communication director assistant" di una nota e blasonata casa di moda.
Quello che mi toccava fare, in poche parole, era umiliante: passavo le giornate a rincorrere telefonicamente le fantomatiche giornaliste di moda, per invitarle in showroom e visionare per l'ennesima volta la collezione. Queste tizie fashioniste arrivavano svolazzando in sede, sceglievano la borsa che più le aggradava e regolarmente se ne andavano con il "press-sample" al collo, assicurandoci che avrebbero utilizzato il materiale per il prossimo redazionale in uscita. E fin qui tutto ok, visto che per poter scattare il prodotto è necessario darlo "in prestito" all'editor in partenza per il prossimo servizio fotografico in giro per il mondo.
Peccato che la maggior parte delle volte, le borse non facevano ritorno in showroom!
D'altronde vale la legge del do ut des..e tenete conto che il valore medio di ogni borsa si aggirava sui 2.000- 5.000 euro!

Per non parlare dei direttori o direttrici delle testate: per loro la mia ex capa organizzava cene esclusive, cadeau personalizzati ( mi ricordo di una pochette fatta su misura per una giornalista francese con le sue inizali stampate sul pellame - valore circa 2.000 euro), regaloni e molto altro: il tutto per un articolo che dovrebbe essere frutto della libera ispirazione della giornalista.
Pensate che in ufficio c'era anche una povera stagista - arruolata aggratis ovviamente - il cui lavoro forse era ancora più umiliante del mio: lei doveva passare tutta la giornata a sfogliare giornali per cercare le press relaeses e poi raccoglierle in un dettagliato report da consegnare all'ad ( del tipo: se ho comprato 5 pagine e mi hai menzionato 5 volte allora siamo a posto, altrimenti la prossima volta vado da un altro editore).
Mi ricordo che spesso l'ad dell'azienda faceva irruzione in ufficio stampa ( dove lavoravo io) ordinando alla mia capa di chiamare la giornalista X della testata XX, per concordare l'intervista con il direttore creativo in vista dell'acquisto della prima di copertina sulla rivista in questione. ( ma il giornalismo non dovrebbe essere super partes??? non esistono i cosidetti "publiredazionali"? )

Il mondo della moda, a livello pubblicitario, a mio avviso è terribile. Non ci sono codici, non c'è moralità e soprattutto non esiste professionalità.
Le mazzette alle gionaliste sono all'ordine del giorno.. le chiamano consulenze.
In compenso i "consulenti creativi" non sanno nemmeno cos'è un brief.

Cmq io dopo c.ca 3 mesi di lavoro in quell'azienda, mi sono licenziata.

L'anno scorso, dopo 6 anni, ho riprovato ad avvicinarmi alla moda accettando un lavoro come event producer in un'agenzia di eventi & Adv specializzata nel settore lusso, il cui propietario è figlio di un noto imprenditore del made in Italy: esperienza discutibile anche in questo caso, ma la divulgherò nell'etere un'altra volta perchè potrei parlare per ore.